Valle d'Aosta - Consorzio Tutela Fontina
  • Home
    • Lezioni in Master universitari
    • Formazione diretta personale di cucina
    • Corsi cucina professionisti
    • Corsi cucina amatoriale
    • Metodo C.A.M
    • Show cooking
    • Masterclass
    • Video
    • Altri corsi
    • Geo - RAI 3
    • Prova del cuoco
    • Buono a sapersi - RAI 1
    • Altri programmi
    • Valorizzazione P.A.T.
    • 2Q
    • Saveurs campagnardes
    • Gusti giusti
    • Mangia bio a scuola
    • Creiamo insieme
    • Oro Monferrato
    • Trufflelands
    • Guadagnare salute
    • Redazione
    • Autrice
    • Sale & Pepe
    • Cucina moderna
    • Cucina mia
    • A tavola
    • In tavola
    • Cucina no problem
    • Altre riviste
  • Collaborazioni
    • Ricerche storiche tradizioni gastronomiche
    • Fitoalimurgia
    • Partecipazione
    • Organizzazione
  • C.V.
  1. Sei qui:  
  2. Home

Benvenuti nel sito di Giovanna Ruo Berchera

 

 

Giovanna Ruo Berchera, nata a Corio nel 1964, è una giornalista pubblicista e insegnante di cucina che ha svolto ricerche storiche inerenti la cucina regionale italiana, con particolari approfondimenti riguardanti le tradizioni gastronomiche del Piemonte, di cui è esperta.

Vista la sua formazione, intervistata nel 2016, ha fornito importanti testimonianze circa la pratica della marenda sinòira. Giovanna Ruo Berchera spiega come questa abbia origini contadine: d’estate, con l’aumentare delle ore di luce, gli uomini, che iniziavano a lavorare all’alba, dovevano restare nei campi sino a sera, per sfruttare a pieno la giornata; per questa ragione si diffonde l’usanza di consumare una merenda nei campi tra le ore 17 e le 18, per recuperare le forze e riuscire a lavorare fino a tarda ora.

Dopo aver chiarito l’origine etimologica dell’espressione marenda sinòira, Giovanna illustra la morfologia che caratterizza la pratica: modi, tempi e occasioni di consumo. Parla anche dell’evoluzione subita dal rito nel tempo, come questo sia stato praticato anche dalle classi abbienti e in che forma sia giunto sino a noi. La sua testimonianza non manca di fornire dettagli circa le preparazioni tipiche che costituivano, e caratterizzano ancora oggi, la tradizionale marenda sinòira.

La professionalità della Chef Giovanna Ruo Berchera e l'esperienza della cucina di qualità con l'impiego di prodotti tipici della Valle d’Aosta, tra cui la Fontina DOP che, con una propria identità individuale di aroma, colore, consistenza e palatabilità, consente di realizzare piatti di prima scelta legati al territorio.

Di seguito 3 tipologie di Fontina DOP tratte dal sito del Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina (SITO)

 

 

 

La Fontina DOP

Gli aromi e i sapori di un territorio unico​

Prodotta tutto l’anno, racchiude gli aromi e i sapori di un territorio unico al mondo, l’ecosistema montano della Valle d’Aosta.

Le forme si presentano con crosta marrone chiaro, pasta di colore giallo paglierino tenue, morbida e fondente, al palato risulta dolce, aromatica con prevalenti sentori lattici (latte, burro, burro fuso).

La Fontina DOP Alpeggio

Il frutto di erbe fresche e fiori di montagna

Da Giugno a Settembre, negli alpeggi della Valle d’Aosta fino a 2700 metri di altitudine, le mucche di razza valdostana pascolano libere nutrendosi di erbe fresche e fiori di montagna. Il latte appena munto viene trasformato direttamente in loco, nelle casere di alpeggio, per mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche uniche derivanti dalla flora di alta montagna.

Questa è la “Fontina DOP Alpeggio”, frutto del duro lavoro, della maestria e della passione di chi porta avanti una tradizione casearia antica e ancora interamente artigianale. Le forme presentano una crosta marrone chiaro, la pasta ha colore giallo paglierino intenso, dovuta proprio all’alimentazione delle bovine, ed è morbida e fondente. Al palato risulta particolarmente dolce e aromatica grazie ai sentori di erba fresca e fiori di montagna che si aggiungono ai sentori lattici tipici della Fontina.

La Fontina DOP Lunga Stagionatura

Nata sui pascoli, affinata in grotta

Viene affinata in grotta per un minimo di 180 giorni durante i quali i sapori si esaltano donando alla Fontina un gusto più intenso e aromatico.

Le forme si presentano con crosta marrone tendente allo scuro, pasta di colore giallo intenso, morbida e fondente, al palato risulta avere note aromatiche vegetali e lattiche più intense e persistenti.

Giovanna Ruo Berchera

 
giovannaruoberchera@gmail.com
@giovannaruoberchera962
Copyright ©2023/2024 Alpha Consult e Giovanna Ruo Berchera. Tutti i diritti riservati.